Tag Archives: lotta alla mafia

Il rogo della speranza

5 Mar

La notizia, le immagini e i video dell’incendio al complesso della “Città della Scienza” di Napoli mi hanno lasciato letteralmente di sasso. Soprattutto perchè, quasi sicuramente, si tratta di un gesto di matrice criminale. Di matrice mafiosa, precisiamo. Per dare l’ennesimo colpo alle speranze di tutti i cittadini napoletani onesti, che non vogliono piegare la testa con rassegnata indifferenza di fronte ai loro diktat.

Per questo condivido con fermezza le toccanti parole di Salvatore Borsellino:

Ieri sugli schermi dei telegiornali sono passate delle immagini di un incendio che in tanti hanno guardato distrattamente, come se si trattasse di uno dei soliti incendi che, soprattutto in estate, devastano il nostro paese e ai quali purtroppo ci siamo ormai abituati, come se si trattasse di un evento naturale, quando invece naturali non sono perché quasi sempre causati non da pazzi piromani ma dal lucido calcolo di criminali che cercano di far nascere nuove selve di cemento distruggendo quello che è uno dei pochi tesori del nostro paese, il paesaggio e l’ambiente, o quel poco che ormai ne rimane.
Ma le fiamme di ieri erano diverse, quelle fiamme stavano distruggendo le speranze di una città, di una città che rappresenta la nostra storia, la nostra cultura. Una città, la mia Napoli, che, come la mia Palermo riesce ancora a essere non bella ma bellissima, nonostante la cupidigia degli uomini, la sete di potere della criminalità, l’incuria dello Stato, l’insipienza e la connivenza dei politici, l’indifferenza di tanti, abbiano fatto di tutto per alimentarne il degrado, per deturparla, per distruggerla.
Questo incendio non può essere accidentale, lo dimostrano l’uniformità e la rapidità con cui le fiamme sono divampate, questo è un incendio alimentato da chi vuole distruggere la nostra speranza, ma noi non ci lasceremo piegare.
Ancora una volta ho il cuore pieno di rabbia e la stessa rabbia vorrei che crescesse dentro il cuore, dentro la testa dei miei concittadini napoletani per ricominciare ancora una volta da capo, per ricostruire, più grande e più bello di prima quello che hanno cercato di distruggere. Per dimostrare a tutti, ancora una volta, che la speranza non si può distruggere.

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Paolo Borsellino: la lotta che non muore

19 Lug

Oggi, 19 luglio, a diciannove anni di distanza dalla strage di via D’amelio, è doveroso innanzittutto ricordare le figure del magistrato Paolo Borsellino e dei ragazzi della sua scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

Si potrebbero scrivere decine di righe su chi fosse Paolo Borsellino, su cosa abbia fatto e su cosa avrebbe voluto fare, su quello che ci ha lasciato. E non sarebbero mai eccessive o superflue.

Ho deciso però di ribadire che Paolo, fedele servitore dello stato nella lotta contro la mafia, è stato ucciso da una parte di quello stesso stato che di quella stessa mafia era complice. E constatare che, nonostante sia passato tanto tempo, le cose non siano assolutamente migliorate. Ostacoli, connivenze, corruzione ed omertà non sono scomparsi, anzi.

Vorrei ribadire poi che in quel 19 luglio del 1992 non si voleva uccidere solo Paolo Borsellino, ma anche tutta la lotta che lui e tanti altri uomini valorosi come lui portavano e avevano portato avanti. E constatare che, nonostante sia passato tanto tempo, questo intento non sia stato raggiunto, anzi. L’altra parte dello stato, quella buona, non si arrende, non dimentica, lotta e ricorda, seguendo l’esempio di Paolo, Giovanni e di tutti coloro, noti e meno noti, che hanno perso la vita per contrastare il fenomeno mafioso.

“Le vostre idee camminano sulle nostre gambe”.

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